Tendenze della comunicazione aziendale 2023: giù il social commerce

Digitale, metaverso e social. Abbiamo già parlato di alcune delle tendenze che, nate più o meno recentemente nell'universo degli strumenti di comunicazione, stanno continuando a lavorare bene e/o a crescere.

Ma i flop?

Una tendenza che sembrava dover decollare e adesso è in down è il social commerce.
Il social commerce, ossia la pratica di compiere tutto (o quasi) il ciclo di acquisto tramite social media, aveva subìto un'impennata nel 2021 e tutto faceva presagire che sarebbe stato uno degli strumenti principali di vendita soprattutto in alcuni settori (nell'abbigliamento, per esempio).
Per la verità in alcuni paesi, nel 2022, è andato discretamente bene: in Cina il 49% degli utenti social ha fatto sugli stessi canali almeno un acquisto. Scendiamo al 44% negli Stati Uniti. Si stima che il social commerce in Cina rappresenterà il 14.3% di tutto l'e-commerce 2023, rispetto ad appena il 4.9% negli Stati Uniti.

Il social commerce dipende dalla piattaforma

I social non sono tutti uguali, si sa. Quindi non tutti si prestano allo stesso modo a invogliare e supportare l'acquisto diretto.
TikTok ha capito di non essere la "piazza" giusta e ha abbandonato i piani per implementare l'ecommerce live in Europa e negli Stati Uniti, mentre si concentra sulla sua espansione nel Regno Unito. Nel frattempo, Meta ha lanciato il "Meta Avatars Store", per incoraggiare le vendite digitali.
Negli Stati Uniti Facebook è la piattaforma principale utilizzata per il social shopping. 

Il consiglio ai brand

La crescita del digitale, delle sue esperienze e possibilità, creerà comunque un aumento dello shopping on line e, quindi, anche sui social.
I brand dovranno però considerare attentamente la scelta della piattaforma, in base al loro target, per ottimizzare gli investimenti e massimizzare i ricavi.
Seppur ridimensionato nelle sua aspettative, il social commerce rimane quindi uno strumento non trascurabile di vendita per i brand (soprattutto BtoC).