Intelligenza artificiale: il test

Torniamo a parlare di intelligenza artificiale e della sua capacità (ad oggi) di scrivere e interpretare in chiave grafica contenuti.
A livello di copy, pur dimostrandosi un discreto alleato in caso di contenuti generici, diventa uno strumento “debole” quando il discorso si fa più complesso, oltre a non aggiungere originalità al testo.
Anche il suo tono di voce può essere in difetto, discostandosi pericolosamente da quello tipico del brand.
Infine, l’intelligenza artificiale manca di senso critico, il che può causare frasi ambigue o fraintendimenti anche perché le sue regole sono dettate dai suoi artefici, il che le rende legate ad una specifica cultura.
Per fare un esempio concreto la stessa frase può avere valenze e interpretazioni diverse nelle culture occidentali e orientali.
Se chiediamo ad una AI di interpretare graficamente un testo, il risultato non è dissimile.

Il test sull’AI

Per darvi una piccola prova dei limiti dell’A.I. abbiamo provato a proporle un semplice (almeno in apparenza) testo poetico.
Il risultato è un assemblaggio di immagini di repertorio in ordine di concetti discendenti, e nemmeno tutti. 
Il senso? L’A.I., se non ha un confronto diretto con fonti analoghe, non coglie nemmeno il senso letterale. Naturalmente non parliamo del sottointeso e del livello metaforico, che non è in grado di considerare.
Insomma è come parlare con qualcuno che ascolta solo l'inizio di quel che dici, non capisce un tubo e ti risponde con frasi fatte. Known history.
Ancora convinti che copy e grafica li possa fare l'A.I.? 

 

Questa la poesia che abbiamo scritto e proposto all’intelligenza artificiale, perché ne ricavasse l’immagine che vedete.

 

Quest'è la storia un po' triste e un po' stanca
di una balena che da tempo arranca,
nuotando in un mare che non sa sfamare
toccando il fondale senza riposare.

Quest'è la storia d'un bisonte marrone
costretto a vedere ogni giorno persone,
dipinte da righe di gabbia arrogante
che fanno sentire sicura la gente.

Quest'è la storia di gatti e di cani
che passano il tempo su tristi divani,
che aspettano un varco di porta o portone 
ma poi li ci restano, in quella prigione.

Quest'è la storia di muschio e di fango
che con terra povera ballano il tango,
di un fungo cresciuto all'ombra di un sasso
che guarda e che ride di tutto 'sto chiasso.